DECRETO
MINISTERIALE 9-01-1996
Norme
tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle
strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le
strutture metalliche
Parte 1 - Sezione
III
EUROCODICE 2 - UNI ENV 1992-1-1: criteri e
prescrizioni
8. PRESCRIZIONI SPECIFICHE SU SINGOLI PUNTI DELLA
NORMA UNI ENV 1992-1-1.
L'uso della norma UNI ENV
1992-1-1 Eurocodice 2 Progettazione delle strutture di calcestruzzo
Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici, è ammesso
purché vengano seguite le prescrizioni sostitutive, integrative o
soppressive riportate in questa Sezione, oltre a quanto riportato
nella Sezione I e nella Parte Generale. Le appendici della norma UNI
ENV 1992-1-1 non hanno valore prescrittivo.
Per facilità di
riferimento è stata adottata qui di seguito la stessa numerazione
dei paragrafi dell'UNI ENV 1992-1-1. Sono riportati quei punti nei
quali sono state introdotte prescrizioni sostitutive, integrative o
soppressive.
Per le norme complementari relative ai solai vale
quanto riportato nella Sezione II.
2.3.3.1. Fattori di sicurezza parziali per le
azioni su strutture di edifici.
Al paragrafo (8) la
formula [2.8(b)] è sostituita dalla seguente:
2.3.3.2. Fattori di sicurezza parziali per i
materiali.
Il Prospetto 2.3 è sostituito dal
seguente:
Prospetto
2.3.
Fattori di sicurezza parziali per le proprietà dei
materiali
Combinazione |
Calcestruzzo |
Acciaio per c.a. o per
precompressione |
Fondamentale |
1,5 per c.a.p. |
1,15 |
|
1,6 per c.a. e c.a. con precompressione parziale |
|
Eccezionale |
1,3 |
1,0 |
2.5.1.3. Imperfezioni.
Al paragrafo
(4) il primo valore incasellato ( 1/400 ) è sostituito con il
valore: 1/200.
2.5.2.1. Modelli strutturali per l'analisi
globale.
Il paragrafo (5) si riferisce ai solai a
blocchi per i quali ammette una soletta di soli 40 mm come il punto
7 Parte I ed all'Allegato 7 del presente decreto ai quali si
rimanda.
2.5.3.7.2. Mensole.
Al paragrafo (4)
il valore incasellato (0,2
Fv ) è sostituito
con 0,1 Fv.
3.1. Calcestruzzo.
L'intero punto è
sostituito dal punto 2.1. Parte I con i relativi Allegati 1 e 2 del
presente decreto.
3.2. Acciai per armature.
L'intero
punto 3.2. è sostituito dal punto 2.2. Parte I con i relativi
Allegati 4, 5, e 6 del presente decreto. A tale punto ed a tali
allegati si farà riferimento per qualsiasi richiamo dell'UNI ENV
1992-1-1 a proprietà degli acciai da armatura.
Si precisa che gli
acciai Feb22K - 32k - 38k - 44k sono classificabili come acciai
convenzionalmente definiti dall'UNI ENV 1992-1-1 di "alta duttilità"
(H), mentre i fili trafilati, le reti ed i tralicci sono
classificabili come acciai di "duttilità normale" (N).
3.3. Acciai per
precompressione.
L'intero punto è sostituito dal punto
2.3. Parte I con il relativo Allegato 3 del presente
decreto.
3.4. Dispositivi di
precompressione.
Il contenuto di questo punto è
indicativo. Operativamente si rinvia alla Sezione II, punto
4.3.4.1.
4.1.3.3. Copriferro.
Al paragrafo (9)
il primo valore incasellato ( 75 mm) è sostituito con il
valore: 60 mm.
Il Prospetto 4.2. è sostituito dal
seguente:
Prospetto
4.2.
Ricoprimenti minimi delle armature richiesti
per
calcestruzzi di massa volumica normale (1)
Classe di esposizione definita nel Prospetto 4.1. | ||||||||||
1 |
2a |
2b |
3 |
4a |
4b |
5a |
5b (3) |
5c (4) | ||
copriferro minimo |
barre di armatura |
15 |
20 |
25 |
35 |
35 |
35 |
25 |
30 |
40 |
acciaio da prec. |
20 | 30 | 35 | 40 | 40 | 40 | 35 | 35 | 45 |
Si
rammenta di tener presenti le note (1), (2), (3), (4) riportate nel
Prospetto 4.2. e richiamate nel Prospetto sopra riportato.
Si
ricorda inoltre che il punto 4.1.3.3.P (4) prescrive che "il
copriferro deve essere aumentato, per tener conto della tolleranza,
di una quantità D h che dipende dal tipo e dalla dimensione
dell'elemento strutturale, dal tipo di costruzione, dal livello di
preparazione professionale in cantiere e di controllo di qualità, e
dalla disposizione delle armature. Il risultato ottenuto rappresenta
il copriferro nominale richiesto che deve essere specificato sui
disegni".
4.2.3.5.6. Zone di ancoraggio di elementi
pre-tesi.
Il Prospetto 4.7. è sostituito dal
seguente:
Prospetto
4.7.
Fattore da considerare per la lunghezza di trasmissione di
trefoli e fili
[lisci (*) o improntati] in relazione alla
resistenza del calcestruzzo
al momento del
trasferimento
Resistenza reale del calcestruzzo al trasferimento (N/mm2) |
25 |
30 |
35 |
40 |
45 |
50 | |
![]() |
Trefoli e fili lisci (*) o improntati |
75 |
70 |
65 |
60 |
55 |
50 |
Fili nervati |
75 |
70 |
65 |
60 |
55 |
50 |
(*) I fili lisci nelle strutture precompresse ad armature pretese sono esclusi.
4.3.2.3. Elementi che non richiedono armature a
taglio (Vsd VRd1).
Il prospetto 4.8. è
completato con i valori di corrispondenti a
=1,6 con l'aggiunta di una seconda riga di
valori:
Prospetto
4.8.
Valori di (N/mm2) con
=1,5 e 1,6 e per diverse
resistenze del calcestruzzo
fck |
12 |
16 |
20 |
25 |
30 |
35 |
40 |
45 |
50 |
|
0,18 |
0,22 |
0,26 |
0,30 |
0,34 |
0,37 |
0,41 |
0,44 |
0,48 |
|
0,17 |
0,21 |
0,24 |
0,28 |
0,32 |
0,35 |
0,38 |
0,41 |
0,45 |
4.3.2.4.4. Metodo dell'inclinazione variabile
del traliccio.
Al paragrafo (1) la prima limitazione
per è sostituita dalla seguente:
e la seconda, dalla seguente:
4.3.3.1. Torsione pura
Al paragrafo
(6) la limitazione [4.42] per q è sostituita dalla
seguente:
4.3.4.2.1. Area caricata
Al paragrafo
(1), capoverso a), terzo rigo, il valore incasellato ( 11d
) è sostituito con il valore: 10 d.
4.3.5. STATI LIMITE ULTIMI INDOTTI DA DEFORMAZIONE
DELLA STRUTTURA (INSTABILITA').
Si segnala che
l'estensione della trattazione dei problemi del secondo ordine a un
gran numero di casi particolari comporta alcune incompletezze nella
definizione dei limiti di validità di taluni metodi semplificati.
Mentre quindi il testo è da considerarsi valido per quanto attiene
ai principi generali e alle applicazioni correnti, si raccomanda
cautela particolare nell'applicazione dei punti: 4.3.5.3.3.(3) -
4.3.5.5.3.(2) [formula (4.62)] - 4.3.5.5.3.(4). (6) - 4.3.5.6.4.,
nonché nell'uso della formula (4.69) con snellezze minori di
35.
4.4.1.1. Considerazioni di
base.
L'intero punto è sostituito dal seguente
testo:
P(1) Tensioni di compressione elevate nel calcestruzzo in
presenza di carichi di esercizio possono favorire la formazione di
fessure longitudinali e determinare o microfessurazioni nel
calcestruzzo o livelli di viscosità maggiori di quelli previsti.
Elevate tensioni nell'acciaio possono condurre a fessure ampie e
permanentemente aperte. Tali fenomeni possono ridurre la durabilità
delle opere.
I valori delle tensioni del calcestruzzo e
dell'acciaio, da confrontare con i corrispondenti valori limite,
debbono tener conto, se del caso, degli stati coattivi.
(2)
Limiti imposti alle tensioni normali di compressione nelle strutture
in c.a.
a) Per le strutture o parti di strutture esposte
ad ambiente di cui alle classi 3 e 4 del Prospetto 4.1. devono
essere rispettati i seguenti limiti per le tensioni di compressione
nel calcestruzzo:
- combinazione di carico rara 0,50
fck;
- combinazione di carico quasi
permanente 0,40 fck.
Particolare
attenzione nella limitazione delle tensioni in esercizio va rivolta
quando si riconosca l'esistenza di una particolare incertezza del
modello strutturale adottato, e/o quando sussista una significativa
alternanza delle sollecitazioni in esercizio nella stessa sezione,
anche se le strutture sono riferite alle classi 1 o 2 del Prospetto
4.1.
Del pari particolare attenzione si deve porre nella
limitazione delle tensioni in esercizio per sollecitazione a
pressoflessione con prevalenza di sforzo normale per la conseguente
limitata duttilità.
b) Per le strutture o parti di
strutture esposte ad ambiente di cui alle classi 1 e 2 del Prospetto
4.1. devono essere rispettati i seguenti limiti per le tensioni di
compressione nel calcestruzzo:
tensioni di
compressione
- combinazione di carico rara 0,60
fck;
- combinazione di carico quasi
permanente 0,45 fck.
(3)
Limiti imposti alle tensioni normali di compressione nelle strutture
in c.a.p.
Per le strutture in c.a.p. debbono essere rispettati i
seguenti limiti per le tensioni di compressione nel
calcestruzzo:
- all'atto della precompressione 0,60
fckj, dove fckj è
il valore caratteristico della resistenza a compressione cilindrica
del calcestruzzo all'atto della precompressione;
- in
servizio:
a) per le strutture o parti di strutture esposte
ad ambiente di cui alle classi 3 e 4 del Prospetto 4.1.:
- per
combinazione di carico rara: 0,50 fck;
-
per combinazione di carico quasi permanente: 0,40
fck;
b) per le strutture o parti
di strutture esposte ad ambiente di cui alle classi 1 e 2 del
Prospetto 4.1.:
- per combinazione di carico rara: 0,60
fck;
- per combinazione di carico quasi
permanente: 0,45 fck.
Valgono inoltre
gli stessi avvertimenti contenuti nel precedente punto
(2).
(4)
Limiti per le tensioni di trazione nell'acciaio:
a) per le
armature ordinarie la massima tensione di trazione sotto la
combinazione di carichi rara non deve superare 0,70
fyk;
b) per le armature di
precompressione, (tenendo conto, ove occorra, degli stati coattivi),
non si devono superare i seguenti limiti:
- all'atto della
precompressione valgono i limiti di cui al punto 4.3.4.9. della
Parte I del presente decreto;
- a perdite avvenute, per
combinazioni rare, 0,60 fpk (tenendo conto
anche dell'incremento di tensione dovuto ai carichi).
4.4.1.2. Metodi per la verifica delle
tensioni.
L'intero punto è sostituito dal seguente
testo:
P(1) Nella verifica delle tensioni è necessario considerare, se del caso, oltre agli effetti dei carichi anche quelli delle variazioni termiche, della viscosità, del ritiro, e delle deformazioni imposte aventi altre origini.
(2) Le tensioni debbono essere verificate adottando le proprietà geometriche della sezione corrispondente alla condizione non fessurata oppure a quella completamente fessurata, a seconda dei casi.
(3) In generale deve, di regola, essere assunto lo stato fessurato se la massima tensione di trazione nel calcestruzzo calcolata in sezione non fessurata sotto la combinazione di carico rara supera fctm (vedere Prospetto 3.1.).
(4) Quando si adotta una sezione non fessurata, si considera attiva l'intera sezione di calcestruzzo, e si considerano in campo elastico sia a trazione che a compressione il calcestruzzo e l'acciaio.
(5) Quando si adotta la sezione fessurata, il calcestruzzo può essere considerato elastico in compressione, ma incapace di sostenere alcuna trazione (nel calcolo delle tensioni secondo le presenti regole non va di norma tenuto conto - nelle verifiche locali - dell'effetto irrigidente del calcestruzzo teso dopo fessurazione).
(6) In via semplificativa si può assumere il comportamento elastico-lineare e per le armature il coefficiente di omogeneizzazione con il valore convenzionale n=15.
4.4.2.2. Aree minime di armatura.
Al
paragrafo (3), nella definizione di di cui alla formula [4.78], il valore incasellato (
100%) è sostituito con il valore 90%.
5.2.2.2. Tensione ultima di
aderenza.
Il Prospetto 5.3. è sostituito dal
seguente:
Prospetto
5.3.
Valori di calcolo di fbd
(N/mm2) per condizioni di buona
aderenza
(questi valori tengono conto di un fattore pari a 1,6)
fck |
12 |
16 |
20 |
25 |
30 |
35 |
40 |
45 |
50 |
Barre lisce |
0,8 |
0,9 |
1,0 |
1,1 |
1,2 |
1,3 |
1,4 |
1,5 |
1,6 |
Barre ad. migl. con ![]() |
1,5 |
1,8 |
2,1 |
2,5 |
2,8 |
3,1 |
3,5 |
3,8 |
4,0 |
5.4.2.1.1. Massima e minima percentuale di
armatura.
Al paragrafo (2) il valore incasellato (
0,04 Ac )è sostituito
con il valore: 0,03 Ac.
5.4.3.2.1. Generalità.
Al
paragrafo (4) il primo valore incasellato ( 1,5 h £
350 mm) è sostituito con il valore:
2,0 h 350 mm ed il secondo valore incasellato ( 2,5
h £ 400 mm) è sostituito con il
valore:
3,0 h
400 mm.
6.2.2. TOLLERANZE RIGUARDANTI LA SICUREZZA
STRUTTURALE.
La formula [6.2] è sostituita dalla
seguente:
per
l=600 mm;
7.6.6. CONTROLLI DI CONFORMITÀ.
Per quanto
concerne i requisiti dei materiali costituenti il calcestruzzo e i
controlli sul conglomerato valgono gli Allegati 1 e 2 del presente
decreto.
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