Don GIUSEPPE LETTINI

Cenni biografici

Giuseppe Lettini è nato a Genzano di Lucania (PZ) il 27 febbraio 1933. Da tutti conosciuto e chiamato semplicemente Don Peppino, è stato per lunghi anni parroco della chiesa Maria SS. delle Grazie ove, tra gli anni 1970/'80, ha dato vita ed ha animato un fecondo gruppo giovanile che in quegli anni è stato un solido e creativo punto di riferimento per tutta la comunità locale.

Ha studiato presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino, sezione Ecumenico-Patristica Greco Bizantina, "San Nicola" in Bari ove ha conseguito la Licenza in Teologia Ecumenico-Patristica Greco Bizantina sostenendo una interessante Tesi sul "Ruolo dei laici nel pensiero ortodosso e nella teologia cattolica recente".

Attualmente regge l'incarico di archivista presso la Curia Arcivescovile di Acerenza (PZ). Appassionato di storia e ben adoperando il ruolo di archivista, ha svolto una lunga ricerca sulla nostra diocesi e, coadiuvato dalla Prof.ssa Ianniello, ha dato alle stampe un pregevole volumetto dal titolo Acerenza e i suoi Vescovi (Palazzo San Gervasio, Litografia "A. Manuzio", 2001).

La cronotassi dell'opera così inizia: "Romanus primus Acheruntinus Episcopus recenfetur in dypficis eiuìdem Ecclesiae, quem tradunt in Episcopatu vixisse ann. 29 circa annum Domini 300".

Apprendiamo quindi che la l'ultra millenaria storia dell'arcidiocesi acheruntina inizia due secoli dopo Cristo col Vescovo Romanus al quale succedono tutti gli altri fino ai giorni nostri con l'Arcivescovo Michele Scandiffio per un totale di 112 prelati. 

Per ognuno Don Peppino, tenace e paziente ricercatore, ci rivela interessanti notizie ed informazioni storiche. Inoltre, il libro è impreziosito da un'apparato iconografico di grande valore che ritrae 86 pannelli in noce riproducenti gli stemmi dei vari vescovi. I pannelli, realizzati con la tecnica della "finta tarsia" e con mordenti di varie essenze, sono opera della Prof.ssa Margherita Ianniello.

Don G. Lettini


Copertina del libro

 


Altre sezioni interessati

Per le persone meno fortunate di noi:

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Alcuni degli stemmi episcopali riportati nel libro

LEGENDA

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Acerenza in un'antica mappa

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  1. Quarta di copertina del libro

  2. Arnaldo (1066-1101). A lui si deve l'inizio della costruzione della Cattedrale tra il 1080/'90

  3. Roberto II (1308-1334). Il 2 maggio 1321 emana il decreto di fondazione del Monastero delle Clarisse, in Genzano, sotto il titolo di Santa Maria Annunziata

  4. Simone Carafa Roccella (1638/'47). Chi non ha letto il romanzo storico "Q" di Luther Blisset? Che ci sia una qualche relazione tra il cardinale G.P. Carafa e l'arcivescovo acheruntino (poi divenuto anch'egli cardinale)?

  5. Carlo Parlati (1768/'74). Uno stemma episcopale davvero singolare in cui spiccano simboli massonici. In Italia, a partire dal 1731 nascono e proliferano rapidamente numerose Logge massoniche nonostante la bolla di scomunica di Papa Clemente XII del 28 aprile 1738

Gli ultimi arcivescovi della diocesi

  1. Corrado Ursi (1961-1966). Partecipa al Concilio Ecumenico Vaticano Secondo e porta nella diocesi un'ondata di rinnovamento. Viene creato Cardinale da Papa Paolo VI nel 1967

  2. Giuseppe Vairo (1699-1979). Svolge il servizio pastorale all'insegna del clima post-Concilio E.V.S. e costruisce il centro psicomotorio della Mensa Arcivescovile

  3. Francesco Cuccarese (1979-1987). "Mite ed umile di cuore", è molto attento al problema degli emigrati che raggiunge in Italia, Europa ed Americhe. Promuove la costruzione del Villaggio Tabor per le iniziative interdiocesane

  4. Michele Scandiffio (1988 - ...). Si impegna nella formazione del clero e nella catechesi vocazionale, ordina 15 nuovi sacerdoti diocesani. Celebra il IX centenario della cattedrale ed il Congresso Euraristico Diocesano. Trasforma il seminario in Museo d'Arte Sacra e si adopera fattivamente per la costruzione di case canoniche per le parrocchie che ne sono sprovviste

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