Ettore Lorito - GENZANO DI BASILICATA - CRONOGRAFIA |
Parte V - Cap. VIII - Il poeta Pasquale Albani
Alla fine del secolo
scorso brillò di luce pura l'anima eletta del nostro poeta Pasquale Albani così
immaturamente rapito all'affetto dei suoi, alla gloria dell'arte, all'orgoglio
cittadino.
Nacque l'11 agosto del 1875 nella vecchia Genzano in una linda casetta di quelle scomparse nel Vallone dei Greci a causa della spaventosa frana del 5 gennaio dell'anno 1905.
Manifestando,
fin da tenera età, vivissima intelligenza, fu dal padre Domenico inviato a
Potenza ove compì gli studi classici presso il R. Liceo Ginnasio «Salvator
Rosa», distinguendosi per bontà di cuore oltre che per eccellenza d'ingegno.
Già in
quegli anni giovanili si interessò dei gravi problemi sociali dell'epoca e,
simpatizzando col movimento socialista, fu in rapporti epistolari con eminenti
uomini politici della sinistra parlamentare, tra cui Cavallotti, Imbriani, G.
Bovio fin d'allora notissimi anche nel campo della letteratura.
Nel 1897,
era al secondo anno della facoltà di lettere presso l'Università di Napoli, fu
colpito da male implacabile.
Il suo
grave stato di salute, lo sfortunato amore per la sua «Nella», la miseria del
popolo che sulle Piazze dell'italiche città reclamava inutilmente il necessario
per vivere con le conseguenti lotte non sempre incruenti, gli appelli disperati
delle contrade italiane martoriate dagli Asburgo, l'infelice campagna africana
del 1896, strapparono alla sua lira accenti dolorosi come quelli contenuti
nell'ode «Alla Bandiera Italiana».
Ma il suo
disperato stato d'animo nel vedere tramontare i segni giovanili dell'amore e
della gloria si riflette in pieno nel volume di versi intitolato «Canti Tristi»,
edito dalla tipografia Grieco di Melfi nell'anno 1897.
Sono una settantina di componimenti scelti fra i molti composti dai 18 ai 21 anni; in gran parte parlano d'amore per una «Nella» da lui vagheggiata fin dall'infanzia, ma non mancano sonetti d'argomento sociale.
Delicati
assai quelli che parlano della cara mamma sua e di Genzano.
Padronanza pressoché assoluta del verso, chiarezza. eleganza di forma costituiscono la caratteristica della poesia dell'Albani.
Né il
disperato dolore, né le risonanze dei maggiori poeti italiani che affiorano
nell'opera riescono ad offuscare la grazia e la limpidezza del verso gentile.
E'
trascorso dalla sua morte circa mezzo secolo ed è ancora vivo il ricordo dello
sfortunato poeta nel paese che egli amò teneramente, come si rileva dalla
lettura di alcuni suoi sonetti.
Molte e degne opere
Pasquale Albani avrebbe dato alla nostra letteratura se la morte non lo avesse
fermato al «cominciar dell'erta» all'età di 22 anni non ancora compiuti, il
15 giugno del 1897.
Parte V - Cap. IX - Guerre coloniali
Dopo lo sgretolamento della potenza egiziana tutte le Nazioni europee cercarono affannosamente di possedere dei territori africani.
Anche l' Italia volle partecipare alla gara coloniale ma senza la necessaria preparazione e i mezzi adeguati, quando i migliori bocconi erano stati accaparrati.
Così l'Italia approdò il 1882 ad una delle parti meno produttive del Continente Nero: l'Eritrea.
A queste
imprese, che tanti dolori ed umiliazioni costarono alla giovane Nazione
italiana, parteciparono molti genzanesi, dei quali ancora alcuni viventi, e
tutti ebbero, la fortuna di ritornare incolumi nel seno delle loro famiglie.
Alla guerra del 1911-1912, che portò alla conquista della Libia e del Dodecanneso, presero parte circa 80 soldati del nostro paese.
All'albo d'oro dei caduti
si dovette registrare la gloriosa fine del bersagliere Raffaele Beccasio caduto
a Homs.
Parte V - Cap. X - La grande guerra del 1915-1918
Nel tardo pomeriggio del 24 maggio 1915 giunse a Genzano la notizia della dichiarazione di guerra fatta dall'Italia all'Austria Ungheria ed, in conseguenza l'ordine della mobilitazione generale.
La popolazione accolse, con serena calma la notizia ed i cittadini, che avevano l'obbligo di rispondere alla chiamata alle armi, si accinsero, immediatamente, a raggiungere i centri di mobilitazione con fiduciosa baldanza.
A sera tardi, per iniziativa delle donne del popolo, si formò un imponente corteo che, dopo aver girato le vie principali del paese, si recò nella Chiesa di Maria S. S. delle Grazie per implorare il trionfo delle nostre armi contro il secolare nemico.
Circa 2000 furono i soldati chiamati alle anni, né per questo si arrestò o si rallentò il ritmo della vita cittadina.
I vecchi, le donne, i giovanetti presero ovunque posti dei mobilitati e, per tutta la durata della guerra, degnamente li tennero.
Nonostante
i disastrosi esiti delle campagne agricole degli anni 1915-1916-1917 dovuti alla
siccità, alle piogge alluvionali ed alla invasione delle arvicole, i campi non
furono abbandonati e la produzione non soffrì mutilazioni notevoli.
Il popolo, da parte sua, faceva a gara per assistere le famiglie dei militari, dei prigionieri e specialmente quelle dei caduti, con tutti i mezzi a sua disposizione e di propria iniziativa.
Un largo «Comitato di Assistenza Civile e Propaganda Interna» coordinava le diverse iniziative, in gran parte dovute alla classe magistrale e procurava i fondi necessari a mezzo di pesche e di lotterie; ciascun componente del detto Comitato versava un volontario contributo mensile in proporzione delle proprie sostanze.
Nelle scuole si confezionavano indumenti di lana, biancheria, "scaldaranci"; si facevano e si spedivano pacchi di ogni sorta ai militari e specialmente ai prigionieri; si provvedeva alla refezione scolastica per tutti i figli dei militari da parte del Patronato Scolastico e sotto la direzione dello scrivente; durante le vacanze estive si impartivano lezioni ai figli dei militari che ne facevano domanda.
Speciali
cure avevano gli orfani di guerra che. come si può rilevare dall'elenco dei
caduti riportato in seguito, erano ben numerosi.
Meritati
onori erano riservati ai mutilati, ai feriti ed ai militari tutti che si
distinguevano per atti di valore.
I gloriosi caduti ebbero, con le lagrime di commozione e di gratitudine, tutti i fiori più belli della contrada.
E il Monumento di bronzo in
loro onore eretto in «Piazza Fratelli Cairoli» con denaro in gran parte
ricavato dalle recite organizzate dalla gioventù studiosa e dai giovani
professionisti del luogo, non é che il modesto simbolo esteriore di quello, ben
più grandioso, esistente nel cuore del popolo tutto, rappresentato dall'eterna
riconoscenza e devozione cittadina.
Parte V - Cap. XI
ALBO D'ORO DEI MILITARI CADUTI O DISPERSI NELLA GUERRA
NAZIONALE 1915-1918
COMUNE DI GENZANO DI BASILICATA DISTRETTO MILITARE DI
POTENZA
Albani Michele di Antonio |
Soldato dei 48° Reggimento Fanteria. Nato il 16 febbraio del 1880, morto l'8 agosto del 1916 sul Monte S. Michele, per ferite riportate in combattimento |
Alessio Angelo di Giuseppe |
Soldato del 218° Regg. Fanteria: Nato il 17 ottobre 1894, morto il 2 luglio del 1916 sul Monte Pasubio, per ferite riportate in combattimento |
Amabile Rocco di Giuseppe |
Soldato dell'8° Regg. Artiglieria da campo: Nato il 23 dicembre del 1876, morto il 22 ottobre del 1918 nell'ospedaletto da campo N. 176, per malattia |
Anelli Filippo di Giovanni Angelo |
Caporale deIla 2^ Compagnia di sussistenza, nato il 17 novembre del 1880, scomparso il 4 dicembre 1915 in seguito ad affondamento di nave |
Angiolillo Vito di Pasquale |
Soldato del 30° Regg. Fant. Nato il 19-5-1882, morto il 16 marzo del 1917 sul Basso Faiti, per ferite riportate in combattimento |
Annecca Nicola di Giuseppe |
Soldato del 145° Regg. Fam. Nato il 6 marzo del 1895, morto il 9 febbraio del 1918 nell'ambulanza chirurgica N. 5, per ferite riportate in combattimento |
Anobile Antonio di Rocco |
Soldato del 29° Regg. Fant. Nato il 4 marzo del 1891. Disperso il 20 luglio del 1916 durante il combattimento |
Anobile Giovanni di Giuseppe |
Soldato del 64° Regg. Fant., nato il 16 febbraio del 1889, morto il 9 febbraio del 1918, nell'ambulanza chirurgica N. 5, per ferite riportate in combattimento |
Anobile Giovanni di Pasquale |
Soldato del 19° Regg. Fant. Nato il 17 settembre del 1878, morto il 13 maggio del 1917 nell'ospedale da campo N. 75, per ferite riportate in combattimento |
Anobile Michele di Vito Canio |
Soldato del 24° Regg. Art. da campo, nato il 13 marzo del 1885 morto il 24 ottobre 1918 a Napoli per malattia |
Anobile Rocco di Giuseppe Domenico | Soldato del 114° Regg. Fant., nato il 20 marzo del 1883, morto il 31 maggio 1916 a Rubabolo, per ferite riportate in combattimento |
Anobile Rocco di Michele | Soldato del 76° Regg. Fant. Nato il 23 maggio del 1894, morto il 15 luglio del 1916 nell'ospedaletto da campo N. 059, per ferite riportate in combattimento |
Avino Giuseppe di Gennaro | Soldato del 99° Regg. Fant., nato l'otto febbraio del 1897, morto il 29 dicembre del.1918 nell'isola di Scala per malattia |
Bello Luigi di Anselmo | Soldato del 3° Regg. Alpini, nato il 5 novembre del 1882, morto il 6 febbraio 1918 in prigionia, per malattia |
Bisaccia Luigi di Giuseppe | Soldato del 22" Regg. Fant., nato il 12 gennaio del 1889, morto il 16 maggio del 1916 a Monfalcone, per ferite riportate in combattimento |
Bonifacio Donato di Rocco | Soldato del 159° Regg. Fant., nato il 7 settembre del 1894, morto il 21 agosto del 1916 a Gorizia, per ferite riportate in combattimento |
Bonifacio Michele di Rocco | Soldato del 29° Regg. Fant., nato il 15 febbraio del 1888, morto sul monte San Michele il 5 luglio del 1915, per ferite riportate in combattimento |
Bruscella Donato di Domenico | Soldato del 45° Regg. Fant., nato il 7 agosto del 1899, morto il 19 dicembre del 1917 nella Val Calcino, per ferite riportate in combattimento |
Calitri Gerardo di Michele | Soldato del 7° Regg. Fant., nato il 1 agosto del 1894, morto il 22 agosto del 1915 a Torino, per malattia |
Cannito Pasquale fu Canio | Soldato del 296° Battaglione della milizia territoriale, nato il 12-1- 1878, morto il 7-9-1917 a Castello, per ferite riportate in combattimento |
Capoluongo Michele di Rocco | Caporale del 36° Regg. Fant., nato l'8 ottobre del 1880, morto il 7 settembre 1917 a Castello, per ferite riportate in combattimento |
Caramuto Ferdinando di Rocco | Soldato del 221° Regg. Fant., nato il 2 febbraio 1881, morto il 16 maggio del 1917 sul campo, per ferite ivi riportate |
Catena Vitomichele di Rocco | Soldato del 40° Regg. Fant., nato il 23 agosto del 1898, morto il 23 agosto del 1917 a Corite per ferite in combattimento |
Cervellino Nicola di Giuseppe | Soldato del 30 Regg. Fant., nato il 2 febbraio dei 1886, morto il 29 giugno, del 1916 nella 22^ Sezione di Sanità, in seguito ad azione di gas asfissianti |
Cilla Domenico di Rocco | Soldato della 10^ compagnia Sanità, nato il 18 giugno del 1889, morto il 10 ottobre del 1918 nell'ospedaletto da campo N. 0158, per malattia |
Cilla Pasquale di Domenico | Soldato del 218° Regg. Fant., nato il 28 giugno 1896, morto il 29 giugno del 1916 sul monte Cogolo Alto, per ferite riportate in combattimento |
Ciola Donato di Pasquale | Soldato del 30° Regg. Fant., nato il 3 ottobre del 1896, morto il 9 febbraio del 1917 a Nocera Inferiore, per malattia |
Ciola Savino di Giuseppe | Soldato del 218° Regg. Fant., nato il I giugno 1887, morto il 2 luglio del 1916 sul campo, per ferite riportate in combattimento |
Claps Nicola di Gerardo | Soldato del 33° Regg. Art. da campo, nato il 3 settembre del 1877, morto 19 settembre del 1917 a Terzo per malattia |
Claps Vito Canio di Gaetano | Soldato del 30° Regg. Fant., nato il 10 marzo del 1886, morto a San Martino del Carso, in seguito ad azione di gas asfissianti |
D'Arcangelo Giuseppe di Mariano | Caporale del 37° Regg. Fant., nato il 1° gennaio del 1893, disperso il dì 8 luglio 1915 a Grado Fossato, in combattimento |
Dell'Agli Donato Antonio di Pasquale | Caporale del 60° Regg. Fant., nato il 3 maggio dell'anno 1895, morto il 24 novembre dell'anno 1918 nell'ospedaletto da campo N. 122, per infortunio per fatto di guerra |
Dell'Agli Michele di Luigi | Soldato del 164° Regg. Fant., nato il 23 gennaio del 1898, morto il 19 settembre del 1917 nell'ospedaletto da campo N. 124, per ferite riportate in combattimento |
Dell'Agli Michele di Vincenzo | Soldato del 114° Regg. Fant., nato il 16 luglio 1886, morto l'11ottobre del 1818 nell'ospedaletto da campo N. 94, per malattia |
Delle Donne Teodoro di Michele | Soldato del 31° Regg. Fant., nato il 1° luglio del 1886, morto il 29 giugno del 1916 a Palmanova, in seguito ad azione di gas asfissianti |
Dibono Pasquale di Giambattista | Soldato del 30° Regg. Fant., nato il 18 settembre del 1891, morto il 14 aprile del 1916 a Sdraussina, per ferite riportate in combattimento |
Di Stasi Donato di Francesco | Soldato del 133° Regg. Fant., nato il 18 novembre del 1895, morto il 14 agosto del 1916 sul Monte Santa Caterina, per ferite riportate in combattimento |
Di Stasi Giuseppe Domenico di Teodoro | Caporal Maggiore del 10° Regg. Fant., nato il 12 agosto del 1891, morto il giorno 8 agosto del 1916 a Sagrado, per ferite riportate in combattimento |
Esposito Domenico di Nicola | Soldato del 70 Regg. d'assalto, nato il 24 febbraio del 1896, morto il 28 gennaio del 1918 in combattimento, per ferite ivi riportate |
Falanga Giuseppe Antonio di Donato | Soldato del 29° Regg. Fant., nato il 2 febbraio del 1893, disperso sul Monte San Michele in combattimento il 7 luglio del 1915 |
Falanga Michele di Matteo | Soldato del 29° Regg. Fant., nato il 12 agosto dei 1885, morto il 13 dicembre del 1915 sul Monte San Michele, per ferite riportate in combattimento |
Falanga Rocco di Vito | Soldato del 132° Regg. Fant., nato il 7 settembre del 1886, morto il 6 novembre del 1916 sul campo, per ferite riportate in combattimento |
Falanga Vito di Donato | Soldato del 29° Regg. Fant. Nato il 27 aprile del 1891, morto il 3 luglio del 1915 sul Monte San Martino, per ferite riportate in combattimento |
Ferrandina Luigi di Francesco | Soldato del 1° Regg. Genio, nato il 1° gennaio 1885, morto il 21 marzo del 1918 a Genzano, per malattia contratta in servizio |
Gargano Giovanni di Saverio | Sergente del 137° Regg. Fant., nato il 6 marzo del 1882, morto il 12 dicembre del 1917 a Torino, per malattia |
Genovese Marco di Marco | Soldato del 154° Regg. Fant. Nato il 22 febbraio del 1894, morto in prigionia per malattia il 21-5-1917 |
Giacomino Pasquale di Savino | Soldato del 3° Regg. Art. da montagna, nato il 2 febbraio del 1898, morto a Como il 17 maggio del 1918, per malattia |
Giglio Pasquale di Giuseppe | Soldato del 29° Regg. Fant., nato il 25 novembre del 1891, morto il 12 aprile del 1916 a Sagrado, per ferite riportate in combattimento |
Laginestra Angelo di Giuseppe | Sergente del 47° Regg. Fant., nato il 1° gennaio del 1889, morto il 12 ottobre del 1916 a Castagnavizza per ferite riportate in combattimento |
Laginestra Domenico di Giuseppe | Soldato del 50 Regg. Fant., nato il 19 agosto del1893, morto il 12 ottobre del 1916 nell'ospedaletto da campo N. 26, per malattia |
Laginestra Donato di Gerardo | Soldato del 255° Battaglione della Milizia Territoriale, nato il 2 marzo del 1877, morto il 18 febbraio del 1917 a Barile, per malattia |
Laginestra Giovanni di Canio | Soldato del 12° reparto bombardieri. Nato il 3 aprile del 1897. Morto il 16 gennaio del 1918 a Modena, per malattia |
Lavallata Vito di Michele | Soldato del 138° Regg. Fant., nato il 18 dicembre del 1887, morto il 16 giugno del 1918 a Nevesa, per ferite riportate in combattimento |
Lettini Donato di Rocco | Caporal Maggiore del 42° Regg. Fant., nato il 11 agosto del 1885, morto il 5 agosto del 1917 a Genzano, per malattia |
Lettini Raffaele di Domenico Paolo | Soldato del 139° Regg. Fant., nato il 1° Novembre del 1895, morto il 4 novembre del 1917 sul Monte Cappuccio, in combattimento |
Lorito Rocco di Nicola | Soldato del 137° Regg. Fant., nato il 29 Novembre del 1894, morto il 27 aprile del 1917 a Castagnavizza, per ferite riportate in combattimento |
Mancino Antonio di Michele | Soldato del 136° Regg. Fant., nato il 15 ottobre del 1897, morto il di 11 aprile del 1917 nell'ospedaletto da campo n. 109, per malattia |
Mancino Donato di Vincenzo | Soldato del 222° Regg. Fant., nato il 12 dicembre del 1898, morto il 30 settembre del 1918 a Salerno, per malattia |
Mancino Ignazio di Paolo | Soldato del 218° Regg. Fant., nato il 27 aprile del 1896, morto il 5 luglio del 1916 sul Monte Pasubio, per ferite riportate in combattimento |
Manes Donato di Michele | Soldato del 7° Regg. Fant., nato il 20 aprile 1895, scomparso in prigionia |
Marchese Francesco di Lorenzo | Soldato del 136° Regg. Fant., nato il 3 aprile del 1897, disperso il 18 settembre del 1917 |
Marchese Gaetano di Michele | Soldato del 48° Regg. Fant., nato il 26 novembre 1889, morto il 11 dicembre del 1918 a Genzano, per malattia |
Marchione Luigi di Michele | Caporale del 218° Regg. Fant. Nato il 13 settembre del 1892, disperso il 16 giugno del 1916 sul Monte Cagolo Alto, in combattimento |
Martinese Michele di Domenico | Soldato del 29° Regg. Fant., nato il 3 novembre del 1887, morto il 25 marzo del 1916 nell'ospedaletto da campo n. 76, per ferite riportate in combattimento |
Mastrodonato Domenico di Leonardo | Soldato del 9° Regg. Fant., nato il 1° settembre del 1893, morto il 29 giugno del 1918 sul Monte Valbella, in combattimento |
Mazzoccoli Vito di Pasquale | Soldato del 218° Regg. Fant., nato il 1° novembre del 1896, Disperso il 29 maggio del 1916 in Vallarsa, in combattimento |
Muscillo Giuseppe di Savino | Soldato del 77° Regg. Fant., nato il 29 novembre del 1894, morto il 13 ottobre 1916 nell'ospedaletto da campo n. 0147, per ferite riportate in combattimento |
Muscillo Michele fu Canio | Soldato del 29° Regg. Fant., nato il 9 ottobre del 1889, disperso il 25 novembre del 1915 a San Martino del Carso, in combattimento |
Muscillo Michele di Rocco | Soldato del 96° Regg. Fant., nato il 26 novembre del 1888, morto il 14 maggio del 1917 sul campo, per ferite riportate in combattimento |
Muscillo Michele di Savino | Soldato del 3° Regg. Alpini, nato il 29 febbraio del 1900, morto il 11 novembre del 1918 a Torino, per malattia |
Muscillo Pasquale di Domenico | Soldato del 120° Regg. Fant. Nato il 22 settembte del 1899 morto il 13 giugno del 1918 sul campo, per ferite riportate in combattimento |
Muscillo Teodoro di Pasquale | Soldato del 12° Battaglione bombardieri, nato il 7 marzo del 1895, morto il 9 marzo del 1917 a Bologna, per ferite riportate in combattimento |
Orlando Canio di Antonio | Soldato del 215° Regg. Fant., nato il 27 gennaio del 1896, morto il 3 febbraio dei 1917 a Cava dei Tirreni, per malattia |
Petraccone Leonardo di Canio | Soldato della 2^ Compagnia di Sanità, sacerdote, nato il 10 ottobre del 1878, morto il 3 dicembre dei 1918 a Bari, per malattia |
Piccolo Giovanni di Pietro | Soldato del 50° Regg. Fant., nato il 18 novembre del 1897, morto il 16 marzo del 1918 nell'ospedaletto da campo N. 215 |
Piccolo Pietro di Donato | Caporal Maggiore del 63° Regg. Fant., nato il 18 giugno del 1893, morto il 28 marzo del 1917 nella 35^ sezione di Sanità, per azione di gas asfissianti |
Piturro Antonio di Rocco | Soldato della 577° Compagnia mitraglieri FIAT, nato il 16 ottobre del 1896, morto il 26 agosto del 1917 nella terza ambulanza di chirurgia, per ferite riportate in combattimento |
Polini Giuseppe di Ernesto | Soldato del 3° Regg. Genio, nato il 21 marzo del 1900, morto il 6 dicembre del 1918 a Firenze, per malattia |
Rizzi Vittorio Michele di Nicola | Operaio del Genio Militare, nato il 9 febbraio del 1863, morto il 30 settembre del 1916 nell'ospedaletto da campo n. 106, per malattia |
Rotunno Rocco di Giuseppe | Soldato del 28° Regg. Fant., nato il 1° novembre del 1887, morto il 5 dicembre del 1918 nell'ospedaletto da campo n. 218, per malattia |
Sangerardi Giovanni di Michele | Soldato del 31° Regg. Fant., nato il 12 dicembre 1900, morto il 27 settembre del 1918 a Torre Annunziata per malattia |
Scardino Michele di Giuseppe | Soldato dell'80 Regg. Fant., nato il 12 marzo del 1895, morto il 28 novembre del 1918 a Trieste per malattia |
Scarsiello Michele di Michele | Soldato del 159° Regg. Fant., nato il 10 marzo del 1893, morto il 14 maggio del 1916 sul campo, per ferite riportate in combattimento |
Scazzariello Michele di Vito Antonio | Soldato del 29° Regg. Fant., nato il 19 gennaio del 1899 morto il 16 agosto del 1916 sul campo, per ferite riportate in combattimento |
Stigliano Giuseppe di Luigi | Soldato del 52° Regg. Art. da campo, nato il 4 luglio del 1889, morto il 29 novembre del 1918 nell'ospedaletto da campo n. 190, per malattia |
Stigliani Savino di Luigi | Soldato del 64° Regg. Fant., nato il 21 luglio del 1899, morto il 28 dicembre del 1917 sul Grappa, per ferite riportate in combattimento |
Tressaldi Michele di Menotto | Soldato del 47° Regg. Fant., nato il 20 novembre del 1895, morto il 26 settembre del 1917 nell'ospedaletto da campo n. 025, per ferite riportate in combattimento |
Tressaldi Pasquale di Menotto | Caporal Maggiore del 246° Regg. Fant., nato il 3 agosto del 1893, disperso il 4 giugno del 1917 sul Monte Hermada, in combattimento |
Zito Rocco di Michele | Soldato del 264° Regg. Fant., nato il 5 maggio del 1884, morto il 27 agosto del 1917 sul campo, per ferite riportate in combattimento |
Parte V - Cap. XII - Il dopo guerra
Lo stato di disagio causato dalla lunga guerra, la disoccupazione, la crisi spirituale del popolo che pretendeva, non a torto, che la vita si svolgesse con sistemi differenti da quelli fino allora usati, le agitazioni e la propaganda dei partiti detti sovversivi i cui rappresentanti, mentre demolivano le istituzioni esistenti e dimostravano le piaghe della vita pubblica, non ebbero la forza di assumere la responsabilità del potere, crearono, anche nel nostro paese, uno stato d'animo intollerabile.
Il popolo era in fermento e si temevano disordini da un momento all'altro.
Si ebbero episodi... rumorosi per l'imposizione di tariffe operaie più umane, pel collocamento della mano d'opera disponibile e per la concessione di mezzadrie e di fitti di terreni a condizioni rispondenti ai nuovi tempi.
Pel fatto che la locale Sezione del Partito Socialista era capitanata dall'ingegnere Ernesto Troiano, noto idealista del movimento sociale, non si lamentarono disordini veri e propri e, tanto meno, violenze alle persone.
Ma, oltre alla Sezione del Partito Socialista, esisteva una numerosa Lega di Contadini diretta dal contadino Michele Defelice, alias «Pezza Neure».
A iniziativa di detta Lega, il 26 luglio del 1919, a causa dei prezzi della verdura stabiliti dal R. Commissario del tempo, Federico. Bartolo, si dichiarò lo sciopero.
Non mancarono le solite grida sediziose, il lancio dei sassi e qualche sparo.
Accorsero i R.R.C.C. e i soldati di scorta ai prigionieri che fecero fuoco sulla folla.
Per fortuna vi furono solo due feriti tra i dimostranti; un'avvenente signorina, che dal balcone della propria abitazione si godeva l'insolito spettacolo, venne colpita in un punto molto... delicato.
I due feriti appartenenti ai dimostranti, furono curati nell'ospedale civile di Napoli a spesa della Lega.
Il buon senso della maggioranza dei cittadini ebbe il sopravvento ed il popolo, dopo essersi sfogato in grida più o meno scomposte, fece ritorno a casa.
Conseguenza? Il mutamento del R. Commissario ed un lungo processo che finì... per sopravvenuta amnistia.
Ma la tranquillità non tornò ne poteva tornare. Il giorno 4 novembre dello stesso anno, nella chiesa di Maria S.S. delle Grazie, successero altri disordini per cui vennero chiamati e trattenuti nella caserma dei reali carabinieri i capi responsabili.
La sera i componenti la Sezione del Partito Socialista, affiancati da altri operai e contadini diedero l'assalto alla caserma dei reali carabinieri per liberare i compagni ivi trattenuti.
Si spararono anche vari colpi di rivoltella e, approfittando dello scarso numero dei carabinieri, si liberarono gli arrestati.
Ma la reazione del Governo fu pronta ed energica. Immediatamente da Potenza arrivarono numerosi carabinieri e, per due notti e due giorni si procedette alla retata dei presunti autori dei disordini.
Furono arrestati e tradotti a Potenza una cinquantina di persone. Ne seguì un lungo processo; molti, condannati dal tribunale, in sede di appello vennero liberati per sopravvenuto decreto di amnistia.
Un anno dopo si ebbe, in forma molto più calma, la chiusura del Municipio, per opera degli ex combattenti, e la cacciata del R. Commissario avv. Ubaldo Milone.
Anche questa volta si cercò di incolpare persone estranee al fatto, ed il processo finì come i precedenti.
Ad aggravare lo stato di irrequietezza del popolo contribuirono, non poco, le movimentate elezioni politiche del 1919 e del 1921.
Stavano
così le cose quando avvenne la «Marcia su Roma».