Isolamento sismico. La situazione nel mondo
In tutto il mondo sono ormai oltre 3000 gli edifici sismicamente isolati e la tendenza all’aumento è quasi esponenziale
SITUAZIONE DELLE APPLICAZIONI IN ITALIA, REALIZZATE E IN CORSO DI REALIZZAZIONE |
Edifici |
|
1 |
1981 - Napoli, Stazione dei VVFF |
1 |
2 |
1985 - Napoli, Nuova stazione VVFF |
1 |
3 |
1989 - Ancona, Centro civico |
1 |
4 |
1989 - Avezzano, EdificioTexas Instruments |
1 |
5 |
1990 - Ancona, Centro TELECOM |
5 |
6 |
1992 - Squillace, Appartamenti |
1 |
7 |
1992 - Ancona, Centro medico della Marina |
1 |
8 |
1993 - Augusta, Centro medico della Marina |
1 |
9 |
1993 - Augusta, Appartamenti |
4 |
10 |
1995 - Potenza, Università della Basilicata |
5 |
11 |
2000 - Rapolla, Appartamenti |
1 |
12 |
2003 - Città di Castello, Edifici IERP |
3 |
13 |
Soccavo, Centro civico (retrofit) |
1 |
14 |
Fabriano, Appartamenti (retrofit) |
1 |
15 |
Solarino (SR), Appartamenti (retrofit) |
2 |
16 |
Foligno, Centro Protezione Civile |
13 |
17 |
Cerignola, Appartamenti |
12 |
18 |
Udine, Ospedale |
1 |
19 |
Frosinone, Ospedale |
3 |
20 |
Apagni e Santa Croce, Chiese (retrofit) |
2 |
21 |
Mevale, Casa (ricostruzione) |
1 |
Totale edifici |
61 |
L'Italia, dopo essere
stata all’avanguardia nei primi anni novanta (soprattutto con la realizzazione
del Centro Regionale Telecom di Ancona) e aver subito una successiva battuta
d’arresto a causa della carenza di normativa, si sta ora riprendendo grazie
alle realizzazioni del dopo terremoto in Umbria e Marche (1997) e del Molise
(2002). Attualmente, in Italia esistono 25 edifici isolati alla base, ma altri 6
sono in fase di realizzazione e ben altri 30 sono in avanzata fase di
progettazione.
Di particolare rilievo è il progetto del nuovo centro per la gestione delle
emergenze della Protezione Civile, che sorgerà a Foligno (PG) e che prevede la
realizzazione di 13 edifici isolati (uno già in corso). Nel campo degli edifici
cosiddetti critici, vanno ricordati gli ospedali di Frosinone e di Udine
(quest’ultimo in corso di realizzazione), che si aggiungono all’ospedale
della Marina Militare di Augusta (SR) e al Centro Medico della Marina Militare
di Ancona. Sei applicazioni riguardano edifici già esistenti (retrofit):
quattro sono attualmente in corso (palazzina di Fabriano (AN), Centro Civico di
Soccavo (NA) ed edifici IACP di Solarino (SR)) e due in fase di progetto o
approvazione (chiese di Nocera Umbra (PG) e Apagni (PG), danneggiate dal sisma
Umbro-Marchigiano del 1997).
È da notare che la palazzina di Fabriano è il primo esempio in Europa di
retrofit con realizzazione di una nuova sottofondazione e che il Centro Civico
di Soccavo (NA) sarà uno degli edifici isolati più grandi del mondo (vi
saranno installati più di 500 isolatori). Infine, è certamente da citare
l’importante applicazione di Cerignola (FG) dove, nell’ambito dei
finanziamenti relativi ai Progetti di Quartiere, saranno presto realizzati 12
edifici con isolamento alla base.
Giappone
Soprattutto il Giappone, con le sue oltre 1600 applicazioni,
contribuisce in modo determinante a questo incremento, che è iniziato
immediatamente dopo il disastroso terremoto di Kobe del 1995, quando
l’edificio isolato più grande del mondo, il Ministero delle Poste e
Telecomunicazione di Sanda City (vicino a Kobe), superò indenne il sisma,
dimostrando la grande efficacia di questa tecnologia. È da notare che dal 2001
in Giappone non è più necessario chiedere un permesso specifico per isolare un
edificio; da allora è diventato praticamente impossibile tenere il conto esatto
delle applicazioni. Inoltre, contrariamente a quanto sostenuto fino a pochi anni
fa sull’inutilità (e pericolosità) di isolare grattacieli, in Giappone
l’isolamento sismico si sta applicando anche a edifici molto alti. A Tokyo, un
edificio di 87 metri (19.224 metri quadrati di superficie abitabile) è stato da
poco completato; uno ancor più alto (130 m. 47.613 m2) è in fase di
realizzazione ad Osaka. Per questi edifici, il cui periodo di isolamento è di
circa 4 s, sono ammessi anche sforzi di tensione sugli isolatori. Questo
dimostra l’estrema affidabilità raggiunta da questi sistemi.
Vale la pena citare una realizzazione che può tranquillamente essere
considerata avveniristica: a Tokyo è in fase di costruzione una vasta area di
12.349 metri quadrati (chiamata artificial ground) isolata alla base, su cui
sorgeranno 21 edifici residenziali alti dai 6 ai 14 piani. L’enorme
‘solettone’ di calcestruzzo, sotto cui è ricavato un grande parcheggio, è
sorretto da 242 isolatori che danno alla sovrastruttura di 111,600 t. un periodo
di 6.7 s. e uno spostamento di progetto di 800 mm!
Cina
Anche in Cina le applicazioni, che sono più di 450, ormai
proseguono al ritmo di centinaia all’anno. Basti citare l’ultima importante
realizzazione di Beijing, nel nord del Paese, dove 50 edifici dai 7 ai 9 piani
di altezza, per un totale di 480.000 metri quadrati di superficie abitabile,
stanno per essere realizzati con isolamento alla base. La peculiarità di questa
realizzazione è che tutti gli edifici sorgono su di una unica immensa
sottostruttura a 2 piani di 3 chilometri quadrati (1,500 x 2,000 metri) che
contiene tutti i servizi, inclusi treni e metropolitane.
Un modello di tale struttura, edifici isolati inclusi, è stato anche testato su
tavola vibrante. È da notare che per questa enorme struttura l’isolamento ha
consentito un risparmio del 25 per cento, con il quale si è potuto
innalzare mediamente di 3 piani i 50 edifici, con un aumento di 100.000 metri
quadrati di superficie abitabile.
Stati Uniti
Negli Stati Uniti le applicazioni dell’isolamento sismico,
condizionate da una severa normativa che prevede sempre condizioni di ‘near
field’ (ovvero di prossimità di faglia) sono ‘solamente’ un centinaio. Si
tratta comunque di applicazioni molto importanti, come il retrofit della City
Hall e dall’Asian Art Museum di San Francisco o la realizzazione del centro
per la gestione delle emergenze, sempre a San Francisco, progettato per
resistere a un sisma di magnitudo 8.3. In California, si prevede pertanto un
incremento di poche applicazioni all’anno.
Russia
A livello mondiale, vale la pena di citare la Russia, dove
esistono ormai oltre 500 edifici isolati alla base. Si tratta però, in molti
casi, di sistemi di isolamento che prevedono particolari vincoli cinematici,
costituiti da colonne ‘snodabili’, che trovano applicazione soltanto in
pochi altri Paesi, perlopiù dell’Est Europa.
Fonte: Massimo Forni, Enea, Segretario Tecnico del Glis (Gruppo di lavoro isolamento sismico del CNR) |