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PASQUALE MENCHISE SAGGISTICA Un cd con l'opera «Missa Mediterranea in Tempore Jubilaei» |
La «Missa Mediterranea in Tempore Jubilaei» - per soli coro, orchestra e voce recitante - è stata composta dal maestro Pasquale Menchise tra la fine del 1999 e l'inizio del 2000. E' un'opera in cui si riconosce l'ispirazione artistica e la tensione spirituale. Riascoltarla oggi significa non solo «partecipare» ad un alto respiro artistico. Significa rivivere l'entusiasmo spirituale dei giorni dell'Anno Santo, avere l'opportunità di rinnovare una profonda meditazione sul Protagonista unico del Giubileo: Gesù Cristo.
La «Missa Mediterranea in Tempore Jubilaei» è un'opera cristiana che richiama, con il fascino suggestivo della musica, alla verità della fede. Si tratta di Messa. Si tratta di Eucaristia. Siamo, dunque, nel cuore della vita dell'uomo. È stata realizzata a cura del Comitato regionale della Basilicata per il Giubileo del 2000, sotto l'alto patrocinio dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia. La direzione artistica è di Giovanna D'Amato e di Pasquale Menchise.
La «Missa» è stata registrata nel maggio 2001 nel convento di san Francesco di Serino (Avellino). Il maestro Pasquale Menchise dirige l'Orchestra sinfonica lucana «Vincenzo Ferroni» con 27 musicisti. A cantare è il coro «Esamble Gesualdo», composto da 24 elementi e diretto da Francesco Rosa. Il testo è quello della liturgia della tradizione latina (Kyrie, Gloria, Sanctus, Agnus Dei), le parti per la voce recitante (Dino Becagli) sono tratte da testi di Camara, Follereau, Lucano, Sangester, Tagore e Verlaine.
Il 28 ottobre del Grande Giubileo il maestro Menchise ha presentato alcune parti della «Missa» in Piazza San Pietro, alla presenza di Giovanni Paolo II, in occasione del pellegrinaggio delle diocesi lucane a Roma. E stato un evento di grande importanza per il popolo cristiano che è in Basilicata. Infatti ogni diocesi aveva già compiuto un suo «particolare» pellegrinaggio. Il 28 ottobre però hanno voluto insieme venire a Roma proprio per dare un segno concreto di unità e di comunione. Certamente per i lucani che sono venuti in pellegrinaggio a Roma la «Missa» del maestro Menchise ha un valore del tutto particolare, un valore anche evocativo di un incontro, indimenticabile, con il Santo Padre. Quel 28 ottobre 2000 Giovanni Paolo II disse ai fedeli della Basilicata: «Possa questo vostro pellegrinaggio giubilare essere occasione per tutti di un incontro personale con Cristo. Apritevi fiduciosamente a Lui, unico Salvatore del mondo, e riceverete la gioia vera». La «Missa» scaturita sì dalla spiritualità antica della terra di Basilicata, ma con chiari accenti universali, può essere una incalzante «colonna sonora» per non dimenticare mai le radici autentiche della propria storia.
Da "L'Osservatore Romano" (Testo di Giampaolo Mattei)
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