GIUSEPPE PEDOTA

POESIA E SAGGISTICA


Giovanna Sicari

Dal lago quaggiù...

Fuori scivola sulla lucida lastra, dentro dondola il legno

quaggiù, vedete, rotola su di un carro bianco, è ordine di

sbarre, di marmi, di mani: bianche lucide ali sui vetri!

Ora è segno, ora è sepolto, l'ordine trema al suo pasto

non è azzardo, né slancio e acrobazia, dà la precedenza

soltanto ai trapassati - si muovono e la voce si sdoppia -

- parlano dopo nati per ritornare vivi - E' un sogno

qui nella stanza, restate, restate come nel sogno:

dite chi è di ostacolo all'anima mia? Cosa si sovrappone

al canto troppo soave della guru?

per Giuseppe Pedota, aprile 1996

 

 


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